martedì 8 maggio 2012

Artemisia e le ceneri

Perchè, se avesse ragione Freud, ma non ce l'ha, anche i cristiani, che si mangiano il loro dio e lo ricordano ogni giorno, e non riescono proprio a dimenticare questo morto, anche loro soffrirebbero di qualcosa, e, forse, Freud la chiamerebbe coazione a ripetere, forse, o chissà che diavolo. 
 
Un po' come se Artemisia fosse costretta a bere le ceneri del marito ogni santo giorno, poveretta. Proprio lei, che strano, che dà il nome alla pianta d'assenzio. E di solito, si beve per dimenticare.

5 commenti:

  1. Non so se ti è giunta voce ma Dio è risorto eh! non è mica morto

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  2. Orca vacca, e io che pensavo... Mi sai dire anche dove lo trovo?

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  3. Certo! Si chiama transustanziazione...però posso capirti se sei allergico ai dogmi

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  4. C'è chi può fare a meno dei dogmi, per fortuna.

    E ricordiamo che l'argomento più efficace contro il dogma, è la sua storicità. Nel nostro caso, 1079, Gregorio VII, se non sbaglio.

    Prima "tutti avevano ragione", adesso invece - magia - lo si mangia davvero il corpo di Cristo. Mai riuscirò a capirli, questi cristiani.

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  5. Io non credo che la storicità sia un argomento contro il valore del dogma. E' nella natura dello stesso essere storico.
    Il dogma non viene posto semplicemente dall'alto all'inizio della storia della Chiesa o nei suoi momenti di crisi. E' qualcosa che da sempre appartiene alla coscienza del popolo cristiano e, nel nostro caso , deriva da cio' che Cristo ha detto all'ultima cena. Il dogma viene esplicitato nel momento in cui, credo, viene messa in crisi la sua valenza, ma fa parte del cammino di comprensione della fede del popolo cristiano dall'inizio. Quindi è per questo che non mi sembra una obiezione quella della storicità, anzi. Non so se mi sono spiegato...

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