domenica 5 febbraio 2012

La serendipica scartata #2

Spalare la neve

È da un po' di tempo, non troppo a dire la verità, che gira per la Rete una foto interessante quanto provocante: un gruppo di baldanzosi giovani armati di vanghe, sorridenti dietro la bandiera del loro partito, in una tenera fotoricordo prima dell'immane travaglio. Chilometri quadrati da spalare, bianco ghiaccio siberiano crepamani – e questi magnifici aitanti volontari pronti a sacrificarsi per la cittadinanza, in nome della politica attiva. Ce n'è abbastanza per far piangere vedove, altroché.


Chissà, chissà se fosse stata merda, penso, chissà se ci sarebbero andati lo stesso a spalare. Ma non solo i chilometri quadrati di loro cugina-camerata-alla-lontana Piazza Kennedy, no: voglio più romanticismo, più azione. Spalare tutta la merda che il loro partito mi ha fatto ingoiare a forza, nei salotti televisivi, nei culi danzanti, nelle barzelette, nelle canzoncielle napulitane, dietro le risate di Mamma Europa. Solo, mi dico, non saprebbero dove metterla tutta quella merda, tanta ne hanno fatta. E già le discariche son piene.

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